BIG DATA
All’interno di SeaFactory sono presenti strutture per la raccolta di dati che per estensione in termini di volume, velocità e varietà richiedono tecnologie e metodi analitici specifici per l’estrazione dell’opportuna conoscenza. E’ questo il caso dei flussi continui di dati provenienti dal mondo dei sensori e dell’IoT, come dei flussi di immagini provenienti dai sistemi di sicurezza e videosorveglianza.
In SeaFactory per esempio sono raccolti continui flussi di immagini provenienti da sistemi eterogenei di telecamere di videosorveglianza poste ai margini delle zone di allevamento. Le immagini raccolte sono trasmesse verso la piattaforma, che vi applica algoritmi di riconoscimento di forme e colori, estraendo informazioni spaziali. Queste procedure permettono di classificare, riconoscere e poi interpretare eventi o situazioni potenzialmente pericolose, attivando meccanismi di allarme.
Altra tipologia di big data è quella che proviene dal mondo dell’IoT, ossia dei tanti sensori di rilevamento che inviano senza sosta letture di dati e grandezze fisiche verso SeaFactory con cadenze anche fittissime: in questi casi non è sufficiente eseguire la pura raccolta, ma anche la loro analisi in tempi rapidi al fine di permettere una effettiva gestione ottimale degli impianti e della produzione.